The Italian Council for a Beautiful Israel
Sono molto onorato che sia toccato a me il compito di tenere questo discorso inaugurale, che segna l’inizio delle attività di Beautiful Israel in Italia e di fatto ne sancisce la nascita. Come medico, ho speso la mia intera vita professionale alla cura e alla tutela della salute delle persone e questa mia condizione mi ha permesso di rendermi conto di quanto sia importante, anzi doveroso, dedicarsi alla salvaguardia dell’ecosistema per le sue ricadute su noi tutti.
Ringrazio gli ospiti che sono intervenuti a questa serata: nelle nostre intenzioni volevamo un pubblico eterogeneo e siamo lieti di aver centrato il nostro obiettivo. Qui sono rappresentati ad altissimo livello vari mondi: quello della medicina, dell’ambiente, della cultura, dell’università, del cinema, delle arti, delle istituzioni, dell’imprenditoria, della società civile e di quello ebraico che ne interseca molti. Con tutti voi vogliamo dialogare senza steccati e senza preclusioni, certi che più multidisciplinare sarà il nostro approccio, maggiore sarà il pubblico che riusciremo a raggiungere e più efficaci i risultati che otterremo.
L’Ebraismo attribuisce uno straordinario valore alla vita ed il rispetto per l’ambiente ha radici antichissime, accompagnando la storia dell’uomo fin dalle origini: la custodia del mondo è, infatti, uno dei primi compiti affidati ad Adamo, che fu posto nel Giardino dell’Eden “per lavorarlo e custodirlo” come recita il versetto della Genesi.. Dei 613 precetti biblici che l’ebreo dovrebbe osservare ben 213 sono legati direttamente o indirettamente alla tutela della salute o al rispetto dell’ambiente: perchè se la normativa biblica si propone da un lato di elevare l’essere umano sul piano etico, dall’altro non trascura affatto il benessere fisico dell’individuo, il suo inserimento in un contesto sociale sano, con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Nella letteratura talmudica molte e precise sono le disposizioni che riguardano i comportamenti a tutela dell’intera collettività, come ad esempio, il divieto di lasciare sporcizia nei campi, l’obbligo di dotare ogni centro abitato di opportuni scarichi, il divieto di contaminare le fonti d’acqua, evitare l’eccessivo sfruttamento del terreno lasciandolo riposare ogni sette anni, la rotazione delle culture nei campi e molto moltissimo altro. Disposizioni di rispetto ambientale che hanno consentito agli ebrei di essere meno colpiti, rispetto alle altre componenti della società, dalle grandi epidemie che hanno flagellato l’Europa nei secoli scorsi, anche se per questo sono state scatenate contro gli Ebrei assurde accuse di stregoneria o di altri malefici.
Fin dalla sua nascita Israele ha dovuto affrontare sfide difficilissime dal punto di vista ambientale: tra queste ne cito solo alcune come la lotta alla desertificazione, l’agricoltura su terreni aridi o salini ritenuti fino ad allora inutilizzabili, l’utilizzo ottimale delle scarse risorse idriche, lo smaltimento dei rifiuti. In alcuni casi, prima di arrivare al successo, sono state intraprese e perseguite strade sbagliate e spesso è stato necessario adottare approcci diversi e manovre correttive. Ad esempio si è passati da una politica di contrasto al deserto ad una di convivenza con il deserto stesso selezionando ortaggi, futta e verdure capaci di crescere in terreni ostili magari con acqua salmastra: una risposta concreta al problema della fame nel mondo. Si tratta di uno straordinario patrimonio di ricerca e di esperienza che crediamo fortemente valga la pena di essere condiviso a tutti i livelli.
Beautiful Israel ha realizzato in Israele un approccio ecologico a 360°: per mezzo di centri educativi permanenti ed unità mobili si insegna nelle scuole, si promuovono corsi e progetti rivolti a tutte le componenti della società, dalle forze armate ai centri anziani incoraggiando non solo un corretto approccio nei confronti della natura, ma anche incentivando attività di flori-ortocultura nella convinzione che i cambiamenti più radicali e di lunga durata possano realizzarsi solo con un massiccia, puntuale e capillare azione educativa e formativa. Il principio che ispira Beautiful Israel è che ogni cittadino debba assumersi non solo la responsabilità ma debba sentire l’impulso alla cura e al rispetto dell’ambiente. Principio su cui saldamente poggia le sue basi anche il neonato Consiglio Italiano. Beautiful Israel conta in Israele 2000 volontari provenienti da tutti i settori della società: ci sono ebrei, musulmani, cristiani, religiosi e non, drusi, beduini. A questi volontari si affiancano personaggi pubblici di primo piano e importanti professionisti del settore.
Oggi tutte queste esperienze e tante altre, frutto del design e della green tecnology israeliana vengono messe a disposizione di chiunque voglia avvalersene: il braccio italiano di Beautiful Israel si propone di favorire la creazione di reti, lo scambio di esperienze, il networking, la cooperazione internazionale tra aziende, professionisti, amministratori pubblici o anche semplici cittadini. Punta inoltre a promuovere progetti formativi, happening, eventi e ogni altra iniziativa tesa al solo fine di rendere più bello, più pulito l’ambiente per consegnarlo migliore alle future generazioni.
Molte sono le iniziative già in cantiere: allestimenti verdi, incontri con aziende leader nel settore delle tecnologie green, mostre di eco designer, iniziative formative, progettazione e realizzazione di giardini tematici…seguiteci, teniamoci in contatto ed iniziamo a lavorare insieme.