Determinato nel lavoro, fedele ai propri valori, con la passione per la famiglia e il gioco degli scacchi, Dario Coen è uno dei protagonisti del commercio e del mondo imprenditoriale capitolino anche se nel suo bagaglio c’è molto di più.
Dario Coen nasce a Roma in Viale Parioli nel 1963 e da adolescente cresce in una Capitale attraversata dalle guerriglie nere e rosse.
La sua scelta è di battersi per i diritti degli ebrei e per la sicurezza di Israele, arrivando al traguardo dei venti anni con l’amicizia di Marco Pannella, la stima di Giovanni Spadolini e l’autografo di Alberto Moravia. Anche se chi lo conosce meglio forse è Bruno Zevi, l’ex partigiano del Partito d’Azione diventato architetto di fama internazionale il cui motto è “in ogni attimo di ogni giornata mi sento profondamente e intrinsecamente ebreo”.
A casa sua, con vista su Castel Sant’Angelo, sopra il letto ha una toccante poesia della mamma, Vera Fuà, che ha perso in giovane età mentre nel cuore ad essere radicati sono gli insegnamenti ricevuti del padre Elio, z.l. uomo saggio, laborioso e amante del basso profilo, dal quale ereditato i segreti della vita.
La storia professionale famigliare risale all’inizio del Novecento, grazie al nonno Enrico, e Dario gli ha dato seguito diventando agente di Commercio. Prima affronta la dura gavetta in paesini sperduti e poi riceve mandati a coprire le regioni del centro Italia con centinaia di clienti e fatturati che lievitano, raggiungendo cifre a nove zeri.
“Ma è Veronica il mio vero marchio di prestigio” commenta Dario quando presenta la moglie livornese con cui è sposato dal 1991 ed a cui lo accomuna la dedizione per i figli Daniel, Michael e Ghila nonché la passione per i viaggi e l’arte contemporanea, senza mai stancarsi di immaginare assieme nuove sfide e progetti.
Viaggiare con Dario aiuta a conoscere il dinamismo che lo distingue: dal Brasile alla Mongolia, dalla Tanzania all’India passando per Cuba, la Tailandia e l’Islanda cerca in continuazione di sommare le esperienze più differenti per poter dire di aver arricchito la sua mappa di conoscenze.
I successi nel lavoro per Dario convivono con sogni ed ideali. Ha la militanza nel sangue per Israele. E’ una figura di spicco all’interno della comunità ebraica romana ed ha curato i viaggi di numerosi politici in Israele (tra gli altri Giovanni Spadolini, Silvio Berlusconi, Francesco Rutelli e Gianni Alemanno ed altri).
La passione per la diplomazia viene dagli studi in Relazioni Internazionali e Scienze Politiche, alla Università Ebraica di Gerusalemme prima ed alla Sapienza poi. E’ giornalista iscritto all’Ordine dal 1986 ed è stato Direttore Responsabile della rivista AC Agente Commerciale. Ma ciò che lo distingue è più la rapidità di pensiero che un testo scritto.
Gioviale per natura, socievole con tutti e innovatore per passione ha due limiti che i figli gli fanno notare: si iscrive in palestra e poi non ci va, e non capisce niente di calcio.
Ma lui più del pallone ama gli scacchi. Ci gioca spesso con i figli anche se finisce sempre le partite con l’amaro in bocca perché quando vince gli dispiace di non essere stato superato da loro e quando perde si arrabbia in quanto non ama le sconfitte.
Se gli proponete di ottimizzare un terreno o un edificio, di creare una rete di amicizie o di organizzare una difesa di interessi, scoprirete quanta forza e capacità possiede.
E’ stato membro di Giunta della Confcommercio Roma e del Comitato di Presidenza, presidente e fondatore di Fedilter (associazione dei costruttori romani), di Confsport, consigliere di Promoroma S.p.A, (società che cura l’internazionalizzazione della Camera di Commercio di Roma), di Altaroma SpA, (società della Camera di commercio e della Regione Lazio) e di TecnoBorsa Borsa Immobiliare. Socio fondatore e membro del CdA di Imprebanca S.p.A. Ma il suo fiore all’occhiello è Coanim, il gruppo che ha fondato nell’ immobiliare, residenziale, commerciale e terziaria.
Dal 2007 insignito della carica di “Cavaliere del Commercio” dall’allora sindaco di Roma Veltroni. Fondatore e presidente nazionale di The Italian Council for a Beautiful Israel www.beautifulisrael.org.il
Ha pubblicato fra l’altro “Ebrei e pregiudizio”, “Spadolini In Israele”, “Dalla parte di Israele”per Carucci editore.
Per hobby, è anche produttore cinematografico. Nel 2018 ha prodotto il documentario “1938 Quando scoprimmo di non essere più italiani” con RaiCinema ed Istituto Luce, presentato al Barberini in occasione della Festa del Cinema di Roma 2018 e successivamente trasmesso da Rai Uno.
Nel 2021 ha curato L’Haggadah di Pesah pubblicata da Belforte editore.
Nel 2022 ha pubblicato (con il rabbino capo Di Segni e David Meghnagi) il libro Shabbat Shalom il rinnovamento dell’umanità con Gangemi editore