ISRAELE, UNISCITI AL SUCCESSO
Sapevi che i pomodorini ciliegia, Waze, l’unità flash USB, Microsoft Windows XP, ICQ e molte altre sono tutte invenzioni Israeliane che nel mondo si usano tutti i giorni? Allora perchè non vieni e ti unisci al successo?!
Israele Si classifica al primo posto mondiale per il numero di start-up pro capite, con 4.000 start-up tecnologiche attive, e quinta nel mondo per disponibilità di venture capital. Israele è tenuta in grande considerazione a livello internazionale per il suo fiorente spirito imprenditoriale, che le consente di trasformare rapidamente start-up in erba in aziende redditizie e competitive. Di fatto, tranne la Silicon Valley, la più alta concentrazione di aziende di high-tech nel mondo si trova in Israele (!).
Alcune delle più grandi multinazionali internazionali hanno sviluppato scoperte chiave nei loro centri di R&D in Israele, fra cui Microsoft, Facebook, Motorola, Apple, Intel, HP, Siemens, Google, Samsung, GE, Philips, AOL, Cisco, Vodafone, Barclays, Windows, IBM e J&J.
Israele è una delle economie più competitive a livello mondiale. La forza principale del Paese è la sua capacità innovativa di primordine, basata su aziende all’avanguardia che usufruiscono di alcuni degli istituti di ricerca migliori al mondo rivolti alle esigenze delle aziende. Israele è al primo posto per capacità innovativa nel IMD Global Competitiveness Yearbook 2014, quindi le piccole dimensioni non sono un ostacolo per i suoi risultati straordinari. In testa alle classifiche di parametri critici come le spese aziendali nel settore di R&D, la sicurezza cyber e l’imprenditorialità competitiva, non c’è da meravigliarsi che Israele abbia attirato la continua attenzione degli investitori internazionali e guadagnato una crescente reputazione come centro di innovazione a livello globale.
La crescita dell’economia israeliana è stata largamente alimentata da una continua crescita delle esportazioni e dall’altissimo investimento internazionale. In Israele l’investimento diretto straniero (Foreign Direct Investments – FDI) ha raggiunto 11,8 miliardi di dollari nel 2013 (Fonte: Istituto Centrale Israeliano di Statistica). Il rapporto del debito pubblico rispetto al PIL è sceso costantemente dal 102% nel 2003 al 67% nel 2013, mentre la disoccupazione ha continuato a diminuire e nel 2014 era pari al 5,9% (Fonte: Ministero delle Finanze).
IMD Global Competitiveness Yearbook 2013 ha classificato Israele al primo posto nel mondo per la politica della banca centrale – il quarto anno di fila che si colloca fra i primi cinque – e al quarto posto per la flessibilità dell’economia, mentre WEF Global Competitiveness Yearbook 2014-2015 l’ha classificata al primo posto per il cambiamento della percentuale dell’inflazione su base annua e al sesto posto (su 148 economie) per la protezione degli investitori.
Una solida strategia macroeconomica, unita all’approccio relativamente conservativo che guida le decisioni strategiche del settore bancario israeliano, hanno alimentato le forti prestazioni economiche di Israele, anche se l’economia globale ha lottato con un rallentamento economico rovinoso. Di fatto, dal 2004, il tasso di crescita di Israele ha superato il tasso di crescita medio di tutte le economie avanzate. Nel 2009, mentre la maggior parte del mondo subiva un calo del PIL, in Israele cresceva dell’1,1%.